Il volano bimassa del costruttore tedesco si distingue per i bassi valori di rumorosità e vibrazioni garantiti dall’innovativo ammortizzatore torsionale targato ZF. Dal 1999 ne sono già state prodotte 10 milioni di unità.
Il primo volano bimassa della ZF Sachs fu sviluppato circa 10 anni fa e si dimostrò subito un sistema altamente affidabile. La storia di successo dell’ammortizzatore torsionale, invece, iniziò nel 1999 con il boom di vendite di autovetture diesel. Il volano bimassa smorza le vibrazioni torsionali dei componenti della catena cinematica, riducendo nel contempo la fastidiosa rumorosità di marcia. Già oggi, il volano bimassa targato ZF, e caratterizzato da un’estrema longevità, equipaggia 60 modelli di veicoli dei più rinomati costruttori internazionali. Tantissimi automobilisti, in particolar modo coloro che privilegiano i motori a gasolio, devono al volano bimassa “ZMS” della Casa ZF il silenzio eccezionale che regna nel loro abitacolo.
Il volano bimassa, un ammortizzatore torsionale composto da un pacco di molle ed un pattino strisciante, è interposto tra il motore e la frizione ed assorbe le vibrazioni e le irregolarità di funzionamento del motore. Inoltre, la riduzione delle vibrazioni torsionali riduce la rumorosità percepita dagli occupanti e allo stesso tempo le sollecitazioni a carico degli organi della catena cinematica, permettendo di aumentarne la loro durata nel tempo. La possibilità di poter mantenere il motore ad un basso regime di giri contribuisce a ridurre il consumo di carburante e l’emissione di CO₂.
Dal lancio della produzione di serie nel 1999, il volano bimassa “ZMS” di ZF Sachs ha riscosso un successo strepitoso: “Negli ultimi sette anni abbiamo registrato ogni anno una crescita a due cifre in termini di volume di produzione”, dice Dr. Wolf-Ekkehard Krieg, Direttore della Divisione Driveline e membro del Consiglio di amministrazione della società ZF Sachs AG. Infatti, solo nello scorso anno, nello stabilimento di Schweinfurt sono stati prodotti 2.24 milioni di volani bimassa “ZMS”. Dal 1999 sono state realizzate complessivamente 10 milioni di unità. E, ad oggi, non è stata segnalata nessuna non-conformità. “Teniamo molto alla qualità, sia nello sviluppo che nella fabbricazione dei nostri prodotti. Prima di lasciare lo stabilimento ogni volano bimassa viene sottoposto ad un collaudo finale per garantire l’assenza di difetti”.
Chi è ZF
Il Gruppo ZF è uno dei più importanti fornitori dell’industria automobilistica presente a livello internazionale specializzato nel settore delle trasmissioni e dei sistemi autotelaio. ZF vanta circa 58.000 dipendenti in 120 siti sparsi in 25 paesi. Per poter continuare a competere con successo anche in futuro grazie a prodotti innovativi, il Gruppo ZF investe ogni anno il 5% del suo fatturato nella ricerca e nello sviluppo (2007: più di 660 milioni di euro).
Archivio immagini: ZF Sachs
Questo articolo è stato inserito il giorno seguente: Friday, March 21st, 2008 alle 2:57 am ed è archiviato sotto Volano. Potete rimanere aggiornati alle ultime pubblicazioni utilizzando il servizio RSS 2.0 feed.
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June 10th, 2010
Il cambio tempestivo, e spesso sottovalutato, dei filtri consente ai motori di respirare aria pulita. Quante volte avete sentito dire frasi del tipo “…la mia auto non tira più…", oppure ancora “…il motore è diventato fiacco…”. Spesso, la causa è banale e va ricondotta a un filtro aria intasato.
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June 2nd, 2010
Già a metà degli anni ’70 il concetto di muscle car era ormai qualcosa di sbiadito. La crisi petrolifera di quel periodo decretò la fine di questo genere di auto che, per quasi un decennio, rappresentarono l’esuberanza del motorismo americano. Ci fu però un marchio che non si diede per vinto…
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May 23rd, 2010
Chi non ha conosciuto la Charger protagonista della serie televisiva Hazzard? Credo pochi. Come dimenticare il famoso Generale Lee. Questo esempio di produzione cinematografica, che ha reso celebre la muscle car di casa Dodge, non è certo l’unico. Basti pensare, a tal proposito, a Bullitt, un altro cult movie in cui una Charger R/T nera insegue la Ford Mustang fastback del tenente Frank Bullitt.
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May 16th, 2010
Nel 1984 la casa tedesca iniziò ad impegnarsi seriamente sul fronte dell’aerodinamica, e la Classe E di quell’anno, il noto modello W124, dimostrò i risultati raggiunti con un coefficiente di resistenza all’avanzamento pari a 0.29. Da allora, gli studi di aerodinamica sono continuati ed oggi la vettura che beneficia di tutta l’esperienza maturata è proprio la nuova Classe E.
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May 8th, 2010
Si sa, le mode, prima o poi, finiscono. E così è anche nel mondo dell’auto. Non cambiano, però, le motivazioni che spingono verso un determinato acquisto. E, che lo si voglia ammettere o no, la più importante è sempre lei: la percezione. Sento parlare di qualità, di design, di affidabilità, di stile e di quant’altro. Tutto vero, ma tutto veramente ininfluente.
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April 30th, 2010
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Joe Oros (chief designer) fu a capo del team che disegnò la prima generazione della Mustang.
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Durante la partecipazione alla Seconda Grande Guerra, e negli anni subito a venire, i giovani americani che combatterono in Europa ebbero il piacere di conoscere la tecnologia e lo stile delle vetture del Vecchio Continente; molti tornarono in patria inebriati dalle prestazioni e dalle linee sinuose di vetture come la serie T di Casa MG e la XK-120 costruita dalla Jaguar.
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April 22nd, 2010
Le motorizzazioni disponibili erano quattro. Due di esse difficilmente apparivano indicate per un veicolo di questa stazza. I due sei cilindri in linea da 250ci e 292ci promettevano potenze discutibili: 155hp e 170hp. Veramente poca roba per muovere un bestione del genere. Faccio notare che il sei cilindri da 250ci era una versione aggiornata del precedente. Tra i maggiori cambiamenti segnalo l’introduzione dei sette supporti di banco in luogo dei quattro precedenti.
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April 14th, 2010
La questione su quale dei tre grandi costruttori americani sia stato il primo ad entrare ufficialmente nel mondo dei SUV è parecchio dibattuta. Tra loro non si può dire certo che Chevrolet sia una delle candidate. Quando nel 1969 venne presentato il K5 Blazer, infatti, Ford e Jeep stavano già producendo rispettivamente il Bronco (dal 1966) e il CJ (diciamo dal 1960 circa). Tutto questo però non impedì a General Motors di offrire sul mercato la propria interpretazione di SUV. E allora la corsa si invertì. Tutti gli altri partecipanti ebbero vita veramente dura.
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April 6th, 2010
L’11 gennaio 2007 moriva, a causa di un’insufficienza renale, colui che viene considerato il padre delle Funny Cars. Dick Landy, un personaggio singolare dell’automobilismo sportivo americano, aveva 69 anni. Sono passati solo poco più di tre anni ma questa figura dell’automobilismo americano è rimasta viva nel cuore di tutti gli hot rodder.
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March 30th, 2010
E’ possibile avere una panoramica sui sistemi di raffreddamento ad aria e ad acqua e capire quali sono i vantaggi dell’uno e dell’altro? Inoltre, mi sapresti dare qualche informazione più approfondita sul sistema di raffreddamento a liquido?
Tommaso, via e-mail.
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March 22nd, 2010
Il circuito di prova di Chelsea della Chrysler, inaugurato il 16 giugno del 1954, ha ospitato nel 2007 la squadra della polizia del Michigan durante i test di valutazione dei veicoli destinati al servizio di pattugliamento. Durante quest’incontro sono stati presi in considerazione numerosi veicoli ed è stata valutata la loro attitudine per un potenziale impiego presso le forze dell’ordine.
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March 14th, 2010
Il V8 Ford con testata a 3 valvole per cilindro montato sulla Mustang GT di quinta generazione presenta notevoli possibilità di modifica. I sistemi di tuning offerti sul mercato americano sono numerosissimi, e spaziano da quelli più sobri a quelli destinati a trasformazioni vere e proprie con incrementi di potenza e coppia incredibili. In questa nota, il kit di sovralimentazione della Granatelli Motor Sports che rappresenta già un grosso passo avanti in termini di tuning. Basti sapere che possono essere superati i 500hp.
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March 5th, 2010
ProCharger è una nota azienda americana specializzata nella realizzazione di sistemi di sovralimentazione. Ho selezionato questo particolare kit di cui vi segnalo alcune notazioni tecniche per chi fosse interessato a migliorare le prestazioni del 5.7 HEMI di casa Dodge.
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February 27th, 2010
A dicembre dello scorso anno, DuPont ha lanciato tre nuovi tipi di Delrin(R) a basse emissioni, che offrono un rilascio di sostanze volatili estremamente basso senza ridurre le prestazioni meccaniche rispetto ai tipi standard ad elevate prestazioni, inclusa un’eccellente resistenza al creep e alla fatica. Come conseguenza, le resine acetaliche omopolimero ad alte prestazioni, categorizzate a seconda della viscosità, rispondono ampiamente ai requisiti sulle emissioni di formaldeide imposti dai maggiori produttori di automobili, creando nuove opportunità di utilizzo in applicazioni per interni del settore.
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February 18th, 2010
Dai laboratori di Henkel un grosso passo avanti è stato fatto nel campo degli adesivi per i cristalli auto: il nuovo prodotto a marchio Teroson, Terostat 9097 PL HMLC, è una soluzione semplice, veloce e sicura. Si tratta dell’unico adesivo poliuretanico monocomponente che non prevede l’utilizzo di primer o attivatori, semplificando così la sostituzione dei vetri auto che si riduce alla semplice pulizia e all’incollaggio.
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