Cambiano gli incentivi per chi vuole trasformare il sistema di alimentazione della propria auto a benzina con un impianto a metano o a GPL

Il 15 gennaio 2008 il Ministero dello Sviluppo Economico ha dato la lettura definitiva della situazione delle incentivazioni per l’installazione di impianti a GPL e a Metano in riferimento all’art. 29, decreto legge 31 dicembre 2007, n. 248.

Le nuove disposizioni sono ora le seguenti:
1 - cambia l’importo unitario del contributo statale dal 1° gennaio 2008. Il contributo diventa ora di 350 euro per l’installazione di impianti a GPL e di 500 euro per l’installazione di impianti a metano. Sparisce quindi la formula di 650 euro per i veicoli trasformati a gas entro i tre anni dalla prima immatricolazione. Ricordo che in questa categoria rientravano anche i veicoli nuovi acquistati dal concessionario con impianto a GPL o a metano già montato ma che erano privi dell’omologazione a gas dal costruttore. anche per loro vale la regola dei 350 euro per il GPL e dei 500 euro per il metano

2 - mentre fino ad ora i contributi valevano per i veicoli Euro 0, Euro 1 e per tutti quelli trasformati a gas entro tre anni dalla data di immatricolazione ora l’incentivo viene esteso agli autoveicoli appartenenti a tutte le categorie Euro 1, Euro 2, Euro 3, Euro 4 ed Euro 5 a prescindere dalla loro data di prima immatricolazione
3 - rimane invariato il fondo a disposizione per il 2008 pari a circa 52 milioni di euro
4 - per il 2009 sono stati messi a disposizione altri 50 milioni di euro
5 - per quanto riguarda invece i veicoli omologati a gas dal costruttore non vi sono modifiche rispetto alla linea seguita in precedenza. Il contributo statale, per il quale non è necessario rottamare un altro veicolo, è pari a 1.500 euro che diventano 2.000 euro se il veicolo produce meno di 120 g/km di anidride carbonica (CO2). Questi incentivi valgono per tutti i contratti stipulati dal 3 ottobre 2006 al 31 dicembre 2009 tenendo conto che per quest’ultima data sarà possibile attendere per l’immatricolazione del veicolo fino al 31 marzo 2010
6 - coloro che possono usufruire dei contributi statali sono sia le persone fisiche che quelle giuridiche (nei limiti della normativa comunitaria) residenti o aventi sede sul territorio italiano. Gli autoveicoli oggetto dell’incentivazione sono gli M1 ossia quelli per il trasporto di persone, aventi al massimo otto posti a sedere oltre al sedile del conducente e gli N1 ossia quelli per il trasporto di merci, aventi massa massima non superiore a 3.5 tonnellate e appartenenti a qualsiasi categoria Euro

7 - i contributi messi a disposizione vengono detratti sotto forma di sconto direttamente in fattura dall’officina di installazione o dal concessionario. Per ottenerli gli aventi diritto devono solo rivolgersi a officine o concessionarie aderenti all’iniziativa che cureranno tutte le pratiche burocratiche chiedendo al beneficiario solo alcuni documenti. Il loro elenco sarà consultabile dopo l’apertura delle prenotazioni sul sito Ecogas, alla voce Incentivi MSE 2008
8 - l’incentivo viene assegnato in ordine cronologico di prenotazione, a cura dell’officina o del concessionario, ottenendo così l’impegno dell’importo corrispondente. Il collaudo dell’impianto perfeziona comunque la posizione di ogni singolo intervento
9 - il Ministero dello Sviluppo Economico al raggiungimento dell’80% dello stanziamento ne dà avviso in Gazzetta Ufficiale, indicando la data di sospensione degli incentivi, che coincide con la sospensione delle prenotazioni. Raggiunto il 100% dell’utilizzo del fondo, viene attivata una lista d’attesa in ordine cronologico delle richieste di contributi, convalidate solo in presenza di fondi residui.

Archivio immagini: Opel




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Bill Mitchell e Zora Arkus Duntov
Stilisti ed ingegneri in lotta per far prevalere le proprie idee. Quello che vi racconto è lo scontro culturale tra un designer innamorato delle proprie creazioni ed un ingegnere di fama mondiale che voleva far prevalere praticità e razionalità. Ecco la breve storia di una discussione tra Bill Mitchell e Zora Arkus Duntov, due uomini che hanno fatto la storia della Corvette.

Lo scontro di opinioni tra stilisti e ingegneri è un argomento che ricorre spesso quando si parla di automobili; alcune di queste discussioni passano però alla storia. Io che ho un debole per la produzione automobilistica americana voglio ricordare ciò che accadde quando fu il momento di sviluppare la nota Corvette Stingray del 1963. I personaggi in questione sono due figure leggendarie dell’automobilismo americano: il primo, Bill Mitchell, allora vice Presidente del Centro Stile di General Motors verrà certamente ricordato come uno dei più grandi designer americani. L’altro, Zora Arkus Duntov fu un ingegnere di indubbie capacità che diede un contributo di notevole portata al prodotto Corvette.

Bene, due uomini incredibili ma molto diversi tra loro; sta di fatto che nel 1963, quando fu il momento di concretizzare il prodotto Stingray, nacque un’animata discussione oggetto della quale era proprio il lunotto posteriore sdoppiato che rese famosa la Stingray di quel periodo. Ad intervenire per sedare gli animi fu un personaggio al di sopra di tutti e dotato dei necessari poteri per mettere a tacere i due. Il suo nome era Ed Cole e lui era il General Manager del Gruppo Chevrolet. Mitchell, e il suo uomo di fiducia Larry Shinoda, allora chief designer, avevano sviluppato un linguaggio formale che esigeva per la Stingray del 1963 il noto lunotto sdoppiato. La costola di lamiera che separava i due vetri posteriori era il perfetto completamento di ciò che si poteva osservare guardando la parte frontale della vettura. Dal canto suo Duntov non era granché interessato all’espressione artistica che i due avevano sviluppato ed era, al contrario, seriamente preoccupato per i problemi di visibilità posteriore che tale soluzione offriva. La cosa era ancora più preoccupante se si pensa che la vettura doveva essere impiegata anche nelle competizioni. Fu così che in breve tempo quelle linee e quello stile che erano la passione di Mitchell divennero il tormento per Duntov. L’intervento di Ed Cole fu decisivo e fondamentale; ricordiamo a questo proposito che Ed Cole fu capo ingegnere del gruppo Chevrolet dal 1952 al 1956 data nella quale venne nominato General Manager. La decisione che Cole prese accontentò entrambi i contendenti e creò, allo stesso tempo, un mito: la Stingray del 1963.

Ciò che Cole decise, infatti, fu che entrambi i partecipanti alla discussione avevano ragione e pertanto, senza scontentare nessuno, decise che la Stingray con lunotto posteriore splittato sarebbe stata costruita per un solo anno, il 1963 e mai più. Questa fu anche l’ultima decisione che Cole prese nei panni di General Manager del gruppo Chevy visto che nel novembre del 1961 fu promosso executive vice president al posto di Semon E. Knudsen, un altro illustre personaggio di cui avrò modo di parlare.


Archivio immagini: General Motors