Sto eseguendo una revisione completa del motore V-8 montato sulla mia Dodge Charger che, al momento, ha accumulato circa 100.000 km. Mi chiedevo se è necessario sostituire le punterie a rulli o se posso utilizzare le stesse?

La risposta alla domanda è abbastanza semplice: si! In realtà una volta che hai a disposizione le punterie ti conviene verificare il loro stato di usura.

Le punterie a rullo, come quelle rappresentate nelle immagini che allego, sono molto più durature di quelle a bicchierino o, più in generale, di quelle piatte. Nel caso delle punterie a rullo infatti l’attrito di esercizio è sensibilmente ridotto e pertanto anche il consumo è parecchio inferiore rispetto al caso di punterie con bicchierino.

Detto questo, e premesso comunque che un chilometraggio come quello indicato è veramente poca cosa per un V-8 americano, ti consiglio solo di osservare attentamente se per caso ci sono segni di usura precoce sul rullo, magari dovuti a scarsa lubrificazione.

In genere uno stato di usura avanzato dei rullino è ben visibile. Se questo è il caso allora sicuramente ti conviene procedere alla loro sostituzione. Tieni infine conto che il consumo di una punteria è funzione anche del tipo di uso che è stato fatto del motore e del suo stato di manutenzione nel tempo. Se quindi non si notano consumi anomali puoi riutilizzare tranquillamente le punterie esistenti.

Archivio immagini: General Motors




Cerca negli archivi delle più belle auto americane. Troverai le ultime novità dal mondo USA e tanti consigli tecnici.
Corvette
Chevrolet Silverado
Chevrolet Tahoe
Dodge Challenger
Dodge Charger
Dodge Ram
Ford Mustang
GMC Sierra
Pontiac GTO
Chevrolet Camaro
Cadillac CTS
Pontiac Solstice
Ford F-150
Chevrolet HHR
Ford Explorer





Bill Mitchell e Zora Arkus Duntov
Stilisti ed ingegneri in lotta per far prevalere le proprie idee. Quello che vi racconto è lo scontro culturale tra un designer innamorato delle proprie creazioni ed un ingegnere di fama mondiale che voleva far prevalere praticità e razionalità. Ecco la breve storia di una discussione tra Bill Mitchell e Zora Arkus Duntov, due uomini che hanno fatto la storia della Corvette.

Lo scontro di opinioni tra stilisti e ingegneri è un argomento che ricorre spesso quando si parla di automobili; alcune di queste discussioni passano però alla storia. Io che ho un debole per la produzione automobilistica americana voglio ricordare ciò che accadde quando fu il momento di sviluppare la nota Corvette Stingray del 1963. I personaggi in questione sono due figure leggendarie dell’automobilismo americano: il primo, Bill Mitchell, allora vice Presidente del Centro Stile di General Motors verrà certamente ricordato come uno dei più grandi designer americani. L’altro, Zora Arkus Duntov fu un ingegnere di indubbie capacità che diede un contributo di notevole portata al prodotto Corvette.

Bene, due uomini incredibili ma molto diversi tra loro; sta di fatto che nel 1963, quando fu il momento di concretizzare il prodotto Stingray, nacque un’animata discussione oggetto della quale era proprio il lunotto posteriore sdoppiato che rese famosa la Stingray di quel periodo. Ad intervenire per sedare gli animi fu un personaggio al di sopra di tutti e dotato dei necessari poteri per mettere a tacere i due. Il suo nome era Ed Cole e lui era il General Manager del Gruppo Chevrolet. Mitchell, e il suo uomo di fiducia Larry Shinoda, allora chief designer, avevano sviluppato un linguaggio formale che esigeva per la Stingray del 1963 il noto lunotto sdoppiato. La costola di lamiera che separava i due vetri posteriori era il perfetto completamento di ciò che si poteva osservare guardando la parte frontale della vettura. Dal canto suo Duntov non era granché interessato all’espressione artistica che i due avevano sviluppato ed era, al contrario, seriamente preoccupato per i problemi di visibilità posteriore che tale soluzione offriva. La cosa era ancora più preoccupante se si pensa che la vettura doveva essere impiegata anche nelle competizioni. Fu così che in breve tempo quelle linee e quello stile che erano la passione di Mitchell divennero il tormento per Duntov. L’intervento di Ed Cole fu decisivo e fondamentale; ricordiamo a questo proposito che Ed Cole fu capo ingegnere del gruppo Chevrolet dal 1952 al 1956 data nella quale venne nominato General Manager. La decisione che Cole prese accontentò entrambi i contendenti e creò, allo stesso tempo, un mito: la Stingray del 1963.

Ciò che Cole decise, infatti, fu che entrambi i partecipanti alla discussione avevano ragione e pertanto, senza scontentare nessuno, decise che la Stingray con lunotto posteriore splittato sarebbe stata costruita per un solo anno, il 1963 e mai più. Questa fu anche l’ultima decisione che Cole prese nei panni di General Manager del gruppo Chevy visto che nel novembre del 1961 fu promosso executive vice president al posto di Semon E. Knudsen, un altro illustre personaggio di cui avrò modo di parlare.


Archivio immagini: General Motors